mercoledì 7 novembre 2007

Il mio film da pagare


Mi basta pensare a solo qualche anno fa e vedo un altro me stesso che conviveva con una realtà molto diversa da quella attuale. Solo due anni fa la mia mente era capace di sentire il globo intero, di comprendere le connessioni che legavano a me un polinesiano o un canadese ad uno scozzese. Sentivo tutti i sei gradi di separazione. Solo due anni fa sapevo con tutto me stesso che potevo essere l'ago della Bilancia, il SuperUomo che avrebbe risolto dei problemi (non I problemi, ma è già qualcosa), di farmi credere di essere capace di poterlo cambiare (perché è sempre un bene cambiare qualcosa). Adesso invece mi sento come se in questi due anni ne fossero passati ottanta. E la cosa che non riesco a sopportare è che ricordo a malapena qualche giorno di questi 365x2. Giusto qualche ricordo uguale a tutti gli altri. Me che galleggio come uno stronzo sul fondo di un cesso senza sciacquone e i miei occhi che guardano qualcosa in alto, troppo lontano per essere afferrato dalla mia miopia. Ho già detto che voglio farmi operare per toglierla? Beh, lo sto scrivendo adesso e importanza non ne ha molta, visto che cambio idea ogni ora che passo su questa maledetta terra. Forse è solo stanchezza, non vero aumento della miopia, ma ci penso su e ricordo che il Recupero Ore l'ho appena fatto. Dormire di pomeriggio non è una cosa buona, affatto. Mi sballa per un bel po', ma a volte è necessario. Speriamo che stanotte me ne vada a fare in culo nel letto entro mezzanotte, altrimenti domani mattina sono uccelli per diabetici, come diceva il buon Lino, quando ancora era buon. "Buon" in senso buono, ovviamente. Perché manco sul mio blog posso dire il cazzo che mi pare. Anche qui sono costretto a mettermi quella maschera da Shpalman sorridente. E naturalmente la colpa è mia. L'ho voluto io questo. Già mi sembra strano che posterò questo post, ma un passo alla volta e a quel burrone ci arrivo. "Tempo ci vuole..." e come continuava la storia della goccia? Ricordo soltanto che la roccia se lo prese in quel posto magico. Lo stesso posto in cui me lo sto mettendo da solo da diciassette anni, da quando espressi per la prima volta di farlo. Se non fossi Bilancia penso che l'avrei già fatto. Ah, i Bilancia, come dice il mio prof nato anche lui nello stesso giorno, sono curiosi, indagatori per natura. Alla House, insomma. Io di quel dottore aprezzo altro: il suo continuo uccidersi col principio kaizen.
Come me.
Io non l'ho ancora fatto perché un film va visto tutto e soprattutto perché il biglietto l'ho pagato caro e col cazzo che posso chiedere il rimborso. E senza soldi dove vado? Questo cinema puzza ed è scomodo. L'altra gente presente fa casino e si alza e si siede con troppa frequenza. L'unica cosa che posso fare è gridare per far venire la Maschera, chissà che magari accende le luci e mi fa vedere dov'è l'uscita.
Fino ad allora... il film sta pagato e prima che Tyler cambi rullo devo imparare a recitare.

Music on air: Negramaro - Una volta tanto (Canzone per me)

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