giovedì 7 febbraio 2013

Compilation


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Toglilo.

Cosa? Ah, sì… Hai presente quei ricordi che ti ritornano in mente dopo associazioni di idee velocissime? Come dei sogni, ma sei sveglio. E come i sogni fai un po’ fatica a ricordare tutti i passaggi ed ora sto pensando ad un vecchio cartone animato per bambini, vecchio quel che basta per dirti che era uno che insegnava ad essere un adulto. Era, credo, il seguito di Piccole Donne. L’episodio in cui muore il marito di una di loro, penso proprio Joe. E c’erano questi bambini, tutti addottati da un’altra sorella e il marito che chiedevano al padre (o alla madre, boh) perché fossero tutti così addolorati della morte di quell’uomo. Quell’uomo non era nulla di che, non aveva compiuto imprese memorabili, non era divenuto importante e ad un certo punto era morto, così, senza nemmeno compiere un ultimo, grandioso, gesto. Ho ricordato la risposta dell’adulto. La ricordo, ogni tanto mi sale a galla senza immagini, ma con uno sguardo da tipico genitore che vuole bene ai propri figli, adottati o meno che siano. “Era un uomo buono e onesto. Tutto qui. E merita il vostro rispetto proprio perché era questo e niente di più, bambini.” Nei cartoni animati di una volta a morire erano soprattutto le persone buone che, tutto sommato, non lo meritavano. I cattivi facevano una brutta fine sì, ma solo alla fine. E poi si chiudeva la storia con una specie di Vissero Felici e Contenti che somigliava più a un La Vita Va Avanti. Si faceva spallucce e via, verso una storia che non valeva la pena essere raccontata. Vissuta sì, raccontata no. Erano storie buone e oneste e, ad un certo punto, morivano. Come certe persone che non erano nulla di più e soprattutto niente di meno.

Non si capisce nulla. Metti almeno il Continue, dai.

Dai, papà! Che cosa ho fatto? – Hai mancato di rispetto a zio G., ecco cosa. Sei grande abbastanza da saperlo… – Non è vero! – Non l’hai salutato e questa è una mancanza di rispetto verso le persone più grandi! Non si fa. – E solo perché è più grande devo salutarlo sempre? – No, anche. Perché se è più grande di te ed è qui vuol dire che zio G. s’è guadagnato il diritto di essere qui. E di essere salutato anche da te. Senza lo zio io e tua madre non ci saremmo conosciuti e tu non saresti qui. Ti sembra un motivo sufficiente? – Non lo so, non mi piace molto essere nato… – Adesso smettila, devi ancora capire quanto è bella la vita, nonostante tutto. Il fatto che io e mamma ti vogliamo bene e che io stia consumando il mio tempo per spiegarti tutto questo non è già qualcosa per cui essere contenti? – Non lo so, forse. – Non lo sai. Non ancora, ma un giorno capirai. Adesso torna da zio e abbraccialo che lo so che gli vuoi bene. E ricordati che non l’ha fatto apposta. – Va bene – Aspetta, N. – Che c’è, papà? – Prima di andare di là abbraccia me.

Secondo me il problema è ‘sta compilation. E’ fatta a cazzo.

No, non è fatta a cazzo, G. Magari lo shuffle gli mette solo un po’ di sussulti, ma ogni canzone mi ricorda qualcosa. Basta qualche nota e vago tra i momenti passati con qualcuno ascoltandola. E non è detto che questo qualcuno sia esistito… Hai presente quella strana voglia di scappare via che hanno certe ragazze ad un certo punto della loro vita? Prendere il treno, l’aereo o fare l’autostop per cambiare città davanti ai loro occhi e cambiare anche questi, prima o poi. Ma più prima che poi questa voglia passa, anzi si rimpicciolisce, schiacciata dagli impegni che il tempo e il non essere più ragazzine ti porta a sopportare. Certe persone vorrei essere in un altro Dove, altre in un altro Quando. Certe altre ancora vorrebbero andare in un posto che purtroppo non c’è, quello dei Come Sarebbe Stato? dove tutte le tue scelte hanno creato questo unico universo parallelo perfetto e non infiniti mondi diversi solo per qualche piccolo dettaglio.

Togli lo shuffle, non sto capendo perché s’impalla sta merda di computer. Anzi, spegni proprio, così magari m’aiuti invece di pensare alle vacche in cielo. Quelle ormai sono andate e non puoi più scopartele.

(Spento)

- Oh… hai visto? Ho capito perché il pc si blocca! E’ perché tenti di salvare le foto dal web sempre in questa cartella! Guarda, leggi quanti file sono! Grazie al cazzo che si blocca! Finché explorer li legge tutti il pc s’impalla e crasha!
- Non avrei mai creduto che dove si conservano i ricordi di altri mondi potesse essere uno spazio limitato.
- Ehi, poeta… Smettila di accumulare foto porno in un’unica cartella e inizia a salvarle da qualche altra parte. Tutto qui.
- Tutto qui?
- Già.
- Mmm… Hai mai la sensazione di stare vivendo nell’universo parallelo sbagliato? Alla mia età i miei avevano già me, una famiglia loro…
- E ti domandi pure il perché?

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