sabato 20 ottobre 2012

Un Capitano Achab sul culo

 

Ma a voi non vi capita mai di leggere un libro e poi di avere quella voglia di scrivere che Madò, Toglietevi Tutti Davanti? No?! Allora mi sa che io ho questa malattia.

La prima volta mi è capitato con 1984. Che mi ha sempre fatto strano perché era l’anno dopo quello della mia nascita. E quando sei piccolo, cioè < 10 anni, un anno in meno è tantissimo (anche quando sei grande, ma solo se hai i problemi come me). E allora 1984 non l’ho mai letto fino a un paio d’anni fa, quando E. lo stava rileggendo e si sa, quando ti piace un altro essere umano si tende a copiare. Questione di neuroni specchio, dicono. E’ l’empatia che sniffa coca sullo specchio tolto dalla parete di un cesso di un pub da tre stelline su cinque. La paura mia è sempre stata quella di non esagerare e che i miei capelli lunghi siano tali perché una volta l’anno mi rompo il cazzo a uscire otto euro e ad aspettare un’ora per sedermi di fronte al mio grugno. Certo, il massaggio craniale e la macchinetta che ti solletica il collo non sono male, ma di fronte hai te che ci guarda con i suoi/miei/soprattuttosuoi: “Non è cambiato un cazzo nella tua vita anche quest’anno, eh?” E il barbiere che ti fa ogni volta “Somigli proprio a tua madre” non aiuta. Insomma, questione di neuroni specchio non ancora andati in comunità di recupero. Dicono.

Allora zero euri (“Non è cambiato un cazzo nella tua vita anche quest’anno, eh?” cit.), quindi chiedo il prestito del libro ed ecco che mi ritrovo sul cesso a farmi addormentare il culo dal Grande Fratello, come un qualunque italiano medio. I primi crampi verso pagina novantasette. Il formicolio alle gambe dopo una trentina di pagine e il patetico e traballante ritorno in posizione verticale una volta raggiunta pagina centosessantanove. Praticamente dopo il quinto bicchiere di gin tracannato da Winston. A voi v’è mai capitato di trangugiare del gin? A me sì. Ed essendo astemio il ricordo di quell’intruglio che saliva dalla gola ogni volta che leggevo faceva male. Ingollavo il disgusto e lasciavo vuota la testa. Leggevo, rielaboravo e altri verbi che in questo momento ci stanno come una puntata dei Simpson invece di Uomini e Donne a pranzo, ma che niente, non mi vengono. Troppa tv a pranzo.

I boxer erano per metà fuori dai jeans, modello mamma porca col perizoma fuori dal supermarket. E’ notte, al buio puoi essere quello che ti pare. Di te restano la voce e l’odore. Ricordi che è notte, devi stare zitto ché gli altri dormono e quindi di te resta solo l’odore. E gli odori sono ricordi, pensieri. La notte è bella perché ti respiri. E ricordi, rielabori e quegli altri verbi che si mescolano senza shackerarsi e diventano uno: scrivere. Finito 1984 scrissi una cacata fumante dalle fattezze cyberpunkeste con Farmville sullo sfondo e una sconfitta in primo piano. Alla trentesima revisione ho deciso di lasciar perdere e salvarlo in una qualche cartella su una delle chiavette che sono sempre in prestito. Come la mia copia di 1984. E passa tanto di quel tempo che arriva il mio compleanno. Ne passa talmente tanto che Zerocalcare ha avuto modo di creare un nuovo libro, pubblicarlo e dire ad Amazon di farlo arrivare a casa di I. e da lei a me. Era il mio compleanno, ma lo scarto come se fosse il compleanno di Gesùbambino quando avevo < 10 anni. “Stavo per comprarlo io!”, le urlo. E lei mi risponde “E secondo te perché ti ho detto di non comprare nulla da internet per due settimane?” Invento una scusa, torno a casa prestissimo (un’ora fa) e mi siedo sul cesso.

Il primo indolenzimento al gluteo arriva a pagina sessantuno. Gli spiriti di UomoTigre e di tutti i suoi colleghi che scalavano pareti saltellando da un muro all’altro fanno il tifo per me. Il cervello switcha la mielina dalle mie gambe non prima di aver mandato un “m o r i r a i  m a l e” in segnali morse. Arrivo all’ultima pagina che sono paraplegico da venticinque.

Ma a voi non vi capita mai di finire di leggere qualcosa di bello e di sentirvi non un Polpo Alla Gola, ma più un Capitano Achab che urla di ammainare le vele le velleità mentre vi pungola le natiche con una fiocina per balene? No?! Allora mi sa che io ho questa malattia.

 

Gigrobò

 

Music on a: Kings of Convenience - Stay out of Trouble

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