giovedì 26 maggio 2011

Mondi notturni

Sono fatto così. Non mi mette ansia praticamente nulla se non gli avverbi inseriti alla cazzo in un discorso per renderlo leggermente più autorevole. Si, per gli idioti. E per me che sono sveglio nonostante la sveglia stia ancora ridendo per l’ora che ho scelto per smettere di dormire. Volente o nolente. (dicono che l’essere adulti non eluda il conoscere il significato della parola Nolente)

Sono fatto così: sotto sotto (talmente sotto che è praticamente superfice) sono un’idiota. Che si diverte a inserire errori ortografici nei suoi post solo per svegliarvi un po’. Ma non adesso, che è tardi. Che domani si lavora. Che domani ci si deve svegliare presto. Che domani non aspetta te per iniziare, tesoro. Magari non te-te, ma stavolta ci sono io a fare il Campione Statisticamente Significante. Un campione che stanotte vi vuole bene.

E’ la notte a rendermi così… buono? O è l’endocrinologia? Questa notte si sta aggrappando a tutti i miei ormoni, scuote i miei bioritmi e tira gli schiaffetti sulle mie guance non appena le palpebre iniziano a calare. Fa solo i suoi interessi e mi conosce bene, sa che la mia fame non è solo quella nei confronti del cibo e mi offre tutte le opportunità di saziare tutte le altre mostrandomi un mondo più limpido, semplicemente perché non c'è abbastanza gente che possa inquinarlo. La notte è il modo che ha il mondo per disintossicarsi dai casini che ha creato nel corso dei millenni. Gravità e rami genealogici inclusi. Di notte ci sente più leggeri nonostante tutta la stanchezza che ti si incolla addosso. Le responsabilità pesano e persino il pianto di un bimbo prima o poi concede una tregua. Figuriamoci tutto il resto che è molto meno importante.

La notte non è di tutti, non è per tutti. La notte riesce ad essere apprezzata davvero dalla gente libera, da quelli che se ne fregano e dai metronotte. Anche se, ora che ci penso, questi se la godono poco. Guardano strade, saracinesche abbassate, luci lasciate accese per guardare meglio ladri esibizionisti. Guardano la notte con gli occhi bassi, fino a qualche metro più in là. La notte è il loro piccolo mondo buio. Buio, perché notturno non è sinonimo di oscuro, tante son le luci che sono accese fuori e dietro gli occhi nella notturnalia. Quelle luci che certe notti ti sembrano buone per una partita serale allo stadio, con le loro ombre dello stesso colore delle stelle coperte dalle nuvole.

Le nuvole: a cosa somiglia la loro forma quando non c’è il sole ad illuminarne i contorni?

Magari è la stessa che hanno i sogni quando il sonno vince contro la voglia di vivere nel tuo mondo. Sicuro è questo mondo. La selezione all’ingresso si fa con le ore piccole stampate sull’orologio. E c’è anche la parola d’ordine.

[sbadiglio]

Music on air: Samantha James - Rise

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