sabato 27 marzo 2010

Essere E.

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La mia amica E. è capace di divertire l’intera compagnia dopo circa trenta secondi dall’ultimo ciao, come stai! Riesce in altre mirabili azioni, ma questa è quella che ti resta impressa quando ci si saluta di nuovo.

E. è intrisa di quell’ironia e quella leggerezza che ritrovi nelle persone che hanno subito e mandato giù rospi con la stessa filosofia di Socrate e la sua cicuta. Il suo sorriso è costato caro, ma proprio per questo ti commuove se sei abbastanza intelligente da capirlo. E descritta così, come lei, chissà quante ce ne sono al mondo. Eppure è l’unica che guardando una scena de La Prima Linea dove i terroristi gambizzano un dirigente ha esclamato nel cinema avvolto nel silenzio greve del momento “Ecco, così devo fare al prossimo esame se non mi promuove”! Naturalmente scherzava, ma spesso non si può fare a meno di sdrammatizzare certe scene o certe situazioni quando sei abituata a farlo nella tua vita privata.

Ecco, io la maggior parte delle volte lo capisco quando è il momento di sdrammatizzare o quando è il momento di dire qualcosa di serio. Io sto zitto quando è il momento di essere seri perché purtroppo se consoli te stesso troppe volte smetti di usare le parole e ti abbracci con pensieri che evocano immagini senza suoni.

E. guarda, ascolta e tocca il mondo paragonandolo con quello suo più intimo e a volte se ne esce con frasi del tipo “Voglio rinascere Pussycat’s Dolls” dopo aver cantato una loro canzone. E noi di rimando perfezioniamo il desiderio consigliandole di rinascere dizionario a causa del suo inglese alcolico :D Voglio rinascere quella o quell’altra è la boutade nemmeno troppo scherzosa di chi guarda la propria esistenza e già pensa alla prossima, se mai ce ne sarà una. Rinascerò Nina Zilli perché sta proprio tosta è una frase che da amico le perdono perché troppa gente vive con artificiale modestia, senza essere troppo convinta della propria incredibile bellezza. Ci divertiamo sempre assieme perché per essere tristi non servono tante persone e quando sono solo ripenso a E. e all’infinita ruota delle reincarnazioni, quella immensa ruota dove ogni spicchio ha un volto, un corpo e quasi infinite possibilità. Una e una sola vita.

E. è intelligente e fantastica nella sua saggezza pagata con l’eccessiva esperienza di una ragazza. Guarda sempre in avanti. Sempre. Io sono suo amico e se non le faccio io certe cose chi dovrebbe farlo? E allora guardo la sua vita nell’altro verso. Torno indietro e tanto, fino a quel momento di venticinque e più anni fa in cui un’altra esistenza non ha girato nessuna ruota: ha scelto e ha ottenuto di diventare lei.

Nessun altro ci è riuscito. C’è da esserne orgogliosi, no?

Music on air: Nina Zili - Penelope

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