Questa mattina ho trovato una foto dei miei sedici anni, scattata mentre pensavo guardando nel vuoto. Gli occhi e le labbra erano inespressivi, così come il resto del viso. Semplicemente pensavo, ero concentrato. Non ricordo chi me l'abbia scattato e nemmeno di preciso quando, ma la cosa strana è che ricordo a cosa stavo pensando: stavo sperando.
Ho sperato di guadagnare tanto da permettermi un'auto, di andare all'università giusta per me, di avere una compagnia di amici, di essere amato e di esserne degno.
E dopo dieci anni non so se essere felice del fatto che quelle speranze sono state realizzate o abbacchiarmi un po' per il fatto che ci è voluto tutto questo tempo perché le vivessi. Beh, dieci anni fa avrei cercato di dare una risposta. Avrei perso un sacco di tempo evitando di fare cose più interessanti. Ora so che non è avere tutte le risposte la cosa più importante.
Ho iniziato a sopravvivere a questo decennio che se ne va come un bambino e ora vivrò il prossimo da uomo.
Questo è tutto ciò che serve sapere per il decennio che verrà.
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