La Nana: “Voglio il ninnino ‘osa!”
Mia madre: “Sarebbe a dire?”
Mia zia: “Il telefonino! Ha visto che ce l’abbiamo tutti e ora lo vuole anche lei…”
La Nana: “Si, mà! Andiamo all’ipcop a comparlo! Andiamo mo!”
Mia zia: “All’Ipercoop ci si va per fare la spesa! E poi dove lo andiamo a fare il ninnino rosa a quest’ora?”
La Nana: “E’ pesto anco’a, ma’!”
Mia madre: “Meh, Rina! E compra il ninnino alla bambina!”
La Nana: “Ma pecché le chiedo a te le cose? Mo me lo potta Babbonatale!”, come se si fosse appena resa conto dell’assurdità della richiesta alla madre.
Mia zia: "Babbo Natale vedesse di portare roba da mangiare 'chè c'è crisi quest'anno, altro che ninnino rosa!"
Mia madre: "E’ una vita qua che sta la crisi, fgur't! Ancora ti devi abituare?"
La Nana, dopo evidenti calcoli mentali, abbandona l’ipotesi di aspettare un’altra settimana per il suo regalo: “La zia tu mi dai un ninnino tuo vecchio e poi io vado a Nico, prendo i colori suoi senza di’e niente e lo faccio io il ninnino ‘osa! Eh, che dici tu, la zi’?”
Il Sottoscritto: “Guarda che sono seduto a mezzo metro da te, nana! E i miei colori non li prendi!”
“Shhh! O mo ti faccio come i pinguini di Maddapalar!” Agita le braccia in maniera abbastanza convulsa e mi fa “Hai capito?!”
Di fronte a quello sguardo minaccioso non ho potuto fare altro che arrendermi. La Nana non si affronta: si somatizza.
Music on air: Edward Maya & Vika Jigulin – Stereo Flo
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