venerdì 11 settembre 2009

Come il giorno e la notte


Mi guardo ogni mattina allo specchio, come se fosse l'oracolo del giorno, il surrogato emozionale di un oroscopo pubblicato sui giornali gratuiti. Interrogo lo specchio e controllo le prime rughe sul viso manco fossi un druido o un aruspice. Qualche volta sarà una bella giornata, qualche altra volta la giornata è iniziata nel peggiore dei modi. Linee che seguono le mie montagne russe emozionali. E questa cosa ha la stessa utilità di doversi guardare il cuore per controllare che batta. Guardo me per primo, ogni mattina, ogni volta che il sole mi fa capire che un’altra notte è superata. E poi vedo chi non è me.

Vedo gente a tanto così dalla propria eccellenza seduta a lamentarsi che il braccio non arriva all''oggetto del suo desiderio. Alza quel culo e prendilo, no? Gente che esiste in vite al di sotto delle proprie possibilità perché sperano che tutto si sistemi per il meglio. Gente che ben pensa e che crede che tutto si risolva come nelle favole. Cappuccetto Rosso portava focacce, non soluzioni, non miglioramenti. Vero, meglio le focacce che il pane duro... Ma perché per stare meglio devo guardare a chi sta peggio? Stupido io che guardo a chi vive spettacolarmente? Io credo che bisognerebbe puntare ai migliori e superarli, non paragonarsi ai peggiori per accontentarsi. Esiste una vita migliore: perché non viverla? Fino a quando resti verticale c'è speranza che le i tuoi sogni si avverino. Fortunati noi a non essere irrimediabilmente orizzontali! Invece no, la massa scontenta, inqueta il minimo e mai soddisfatta si lamenta sempre del tanto che ha e del tanto che non riesce ad avere in regalo. E io che ascolto questa gente mi faccio influenzare piano piano. Sento le mie parole, la mia coscienza disperdersi come un’ombra a mezzogiorno. Spesso accantono le mie stesse parole, tutti i ragionamenti che mi hanno portato qualche passo in avanti e li ritrovo nei sussurri di una notte qui sul blog. Un passo avanti, un altro ancora e via così. Fino a quando il Sole sveglia tutte le altre vite disperate. Quelle che non sanno riconoscere nessun'altra vita di quella delle loro nebulose aspettative. Il Sole in alto e cento passi indietro.

E io che mi incappuccio gli occhi e corro solitario verso la notte.


Tnx to Monica and FB

Music on air: Macro Marco feat. Biggie Bash - Twenty4Seven

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