lunedì 20 aprile 2009

Hen


Ti avvertono da piccoli: il mondo è bello perché è vario, con quel vago tono tra informazione e avvertimento. Alla mia età (manco avessi centocinquant'anni) non ho ancora capito cosa ci sia di bello in un mondo che accoglie estremi in una dualità perversa, ma mi sono sempre scusato ammettendo di essere più vario di altri. Resta il fatto che certe cose proprio non le capisco, cose che chi non è me testimonia essere belle e/o necessarie.

Ormai la mia mente si è formata, i capisaldi della mia personalità ci sono tutti e d'ora in poi sarà tutta questione di moltiplicazione e qualche addizione, eppure nonostante l'età anagrafica adulta non voglio perdere ciò che sono stato (o che sono) per accettare, comprendere e soprattutto introiettare certi ragionamenti. Le prime due ok, ma per la terza non serve la mia presenza: life goes on. La mia cercando di allargare il mio punto di vista, in una solitaria presa di coscienza che mi sottolinea spesso di essere un essere umano solo perfettibile. Mi rimetto in discussione, nonostante sia certo che non debba essere io a doverlo fare sempre e a ogni costo. Però siamo animali sociali, spesso si è costretti a compromessi che per definizione devono andare bene a tutti e ho la sgradevole impressione che se l'iniziativa non prendo io non la prenderà nessuno e io resterò con un palmo di naso. Solo che ormai l'età anagrafica anche se solo un numero, un dato della nostra vita, una cosa che chiedono gli adulti* inizia ad avere un suo peso, un peso di ego, dignità e di amor proprio. Si scende a patti con se stessi, se non si è pronti a farlo con gli altr, lo so bene. E se agli inizi, proprio per quell'ignoranza del Mondo, accetti quasi di buon grado le regole di quel noioso savoir vivre, man mano che vai avanti e acquisisci esperienza inizi a riflettere sulle incongruenze, sull'incapacità di essere coerenti di persone che ne capiscono meno di te e che prepotentemente ti costringono a subire il loro punto di vista perché o così o rimarrai solo. Beh, una volta sarei rimasto terrorizzato da questa cosa. Impossibile fare altrimenti quando odi te stesso. Adesso è diverso. Sono nato buono e questa cosa ancora non mi piace, però ho iniziato ad apprezzarmi, a capire che valgo qualcosa, che sono più utile io al mondo in un giorno che cento chi mi vuole male. Passo dall'altra parte, perché tutto cambi perché io non cambi.

Avevo dimenticato cosa significasse essere il Premio.

Torno ad esserlo e la vita mi sorriderà compiaciuta.

* A dire il vero è sempre più difficile trovare un bambino che ti chiede se ti piacciano le farfalle.

Music on air: Roger Sanchez - Another chance

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