lunedì 7 gennaio 2008

La Zona: uno sguardo generale


Quello che segue vuol essere un punto di luce nell’immensa nebbia di ignoranza che copre l’argomento della Zona come stile di alimentazione in particolare e di vita più in generale. La Zona è un modo di nutrire il corpo umano scoperto dal dott. Barry Sears, medico e nutrizionista, e che nelle intenzioni originarie doveva essere un modo per poter sfuggire all’infarto del miocardio. In effetti questa dieta si propone non come una classica dieta temporanea per perdere qualche chilo, ma qualcosa di ben più importante.
La Zona è descritto dettagliatamente nel libro “Come raggiungere La Zona” edito in Italia da Sperling & Kupfer. Più avanti descriverò anche diversi siti a cui fare riferimento per integrare le informazioni del libro e poterle adattare allo stile italiano.

La dieta della Zona

Questo tipo di dieta si propone come l’esempio di alimentazione da poter seguire per tutta la vita per poter prevenire malattie anche molto gravi, ma soprattutto per poter accedere ad uno stato di benessere psico-fisico impossibile da raggiungere con altri modelli di alimentazione.

La Zona si basa sulla necessità di comporre ogni singolo pasto in maniera tale da equilibrare i tre macronutrienti in un rapporto tra loro secondo la famosa formula 40-30-30. In pratica il 40% delle calorie di ogni pasto deve provenire dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il restante 30% dai grassi. Il termine Zona si riferisce appunto al rapporto tra proteine e carboidrati il quale dovrebbe essere circa 0.75. Il range che va da 1.0 a 0.6 è considerata quindi la Zona in cui stare per ottenere tutti i molteplici benefici che questa dieta offre. Rimanendo in Zona si predispone il proprio corpo all’efficienza ormonale, equilibrandone il rilascio di ormoni molto importanti come l’insulina e il glucagone o altri ormoni meno conosciuti come quelli compresi nella famiglia degli eicosanoidi.
La proporzione 40-30-30 è fatta in modo che si ottenga l’equilibrio ormonale ottimale, ma per evitare picchi di uno di questi ormoni, l’insulina, il dottor Sears consiglia anche una lista di cibi permessi all’interno della dieta. Quindi spazio a fonti di carboidrati che hanno un basso indice glicemico come la verdura, a scapito di alimenti come pasta, pane e dolci in generale.
Anche le fonti di proteine devono essere scelte in base soprattutto alla loro associazione con i grassi, quindi il pesce è preferito alla carne rossa. Inoltre il pesce è particolarmente ricco di grassi polinsaturi ed essenziali, cioè non prodotti dal nostro corpo, come gli omega 3. Altri grassi essenziali sono gli omega 6, presenti nell’olio extravergine di oliva.
Così come tutte le altre diete nate nello stesso periodo anche la Zona consiglia di consumare pasti e spuntini in modo frazionato nel corso della giornata e in maniera tale da non far trascorrere più di tre ore da un pasto all’altro e ottenendo così un metabolismo sempre “sveglio”.

Riassumendo
  1. Ogni singolo pasto deve essere in Zona, cioè strutturato in modo da avere la proporzione 40-30-30
  2. Mangiare cinque pasti al giorno e ognuno a non più di tre ore dal precedente
  3. Preferire frutta e verdura di stagione alla pasta e al pane come fonte di carboidrati
  4. Preferire il pesce fresco alle carni rosse, ricche di grassi non salutari
  5. Variare il più possibile i cibi assunti, così da considerare anche tutti i vari micronutrienti
  6. Evitare gli alcolici (7 calorie per grammo e nessuna fonte nutritiva)
  7. Il caffè e la teina sono consigliati perché riducono il senso di fame ed essendo dei blandi termo genici aiutano ad accelerare il metabolismo basale.
L'aggiunta di attività fisica è fondamentale per evitare una perdita di massa muscolare nella fase dimagrante della dieta.

Critiche & Suggerimenti alla Zona

La critica più conosciuta a questo stile di alimentarsi è quella per cui si sostiene che sia troppo iperproteica, cioè troppo ricca di proteine, sia in relazione agli altri macronutrienti che in senso assoluto. In realtà essendo comunque una low cal le proteine assunte quotidianamente sono sempre nei limiti e sono comunque messe in relazione al tipo di attività fisica svolta. Se fosse realmente iperproteica per il corpo umano gli esami del sangue avrebbero rilevato un affaticamento dei reni e fegato che non riuscirebbero a filtrare questo sovradosaggio e come risultato non si avrebbe quel benessere psicologico che fornisce questa dieta, ma addirittura un affaticamento mentale e fisico. Altra critica che veniva sollevata al dottor Sears è che non c’erano prove scientifiche che questa dieta funzionasse, ma solo una ricerca statistica. Essendo una dieta studiata e divulgata intorno alla prima metà degli anni ‘90 gli studi scientifici hanno fatto passi da gigante e hanno constatato che da un punto di vista biochimico la dieta è lo stile ideale di alimentarsi, sebbene ci siano diverse difficoltà intrinseche come i vari calcoli che spaventano chi si avvicina per poco tempo alla dieta. In effetti la Zona è abbastanza difficile da seguire pedissequamente dato che uscire dal range è abbastanza facile, soprattutto per persone che a pasto consumano non più di 200 calorie: uscire dalla zona è in questi casi una questione di grammi.

Considerazioni finali

Anche se “Come raggiungere la Zona” è un buon libro per iniziare non posso che consigliare di approfondire la conoscenza della Zona per adattarla ai propri gusti personali, sia navigando in rete che acquistando perlomeno il libro delle ricette di A.Romano, soprattutto per chi non ha voglia di sperimentare troppo e farsi troppi calcoli.

Bibliografia

Barry Sears, "Come raggiungere La Zona", seconda edizione, 2005
Barry Sears, "In Zona con la soia", 2005
Barry Sears, "La Zona anti età", seconda edizione, 2005
Barry Sears, "7 Giorni con La Zona", seconda edizione, 2004
Barry Sears, "La Zona Omega 3", 2003
Aronne e Memo Romano,"Vivere in Zona" Raccolta di Ricette
Gigliola Braga, "La Zona italiana", 2002
Fabrizio Duranti, "Super salute con La Zona", seconda edizione
Gigliola Braga, "Più belle con La Zona", 2003

Riferimenti
Il sito del Dr.Sears
403030
La Zona in Italia
Calcolatore di pasti in Zona

Music on air: Coldplay - Fix you

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve, ho letto con molto interesse questo articolo sulla dieta Zona (e non "A Zona" come invece scrivono in molti, forse mutuando l'espressione dal gergo calcistico), e devo dire innanzitutto che io ne ho fatto il mio stile di vita che seguo ormai da circa quattro anni, con ottimi risultati, non solo dal punto di vista fisico (il mio fisico si è asciugato talmente tanto che ogni muscolo è ben delineato ed evidente, mi sono scomparse le macchie solari dal viso e tanti altri benefici che non sto quì ad elencare), ma anche della soddisfazione a fine pasto.
Durante il primo anno di ZONA sono stato rigidissimo e facevo una trasgressione a settimana, pesavo ogni alimento in modo maniacale, togliendo anche 1 solo grammo in più. I risultati sono stati strabilianti! Oggi dopo così tanto tempo, mi capita di fare anche più trasgressioni a settimana (quando esco con gli amici)senza che il mio metabolismo o la mia massa grassa o magra ne risentano.C'è comunque un limite di tolleranza nelle grammature degli alimenti, ad esempio per i carboidrati favorevoli c'è una tolleranza di 10gr, d'altronde, se si dovesse essere così rigidi, non sarebbe stato mai consigliato il sistema "ad occhio" in alternativa a quello delle pesature!
Piuttosto io penso che per la maggior parte delle persone la difficoltà maggiore sia quella di assumere abitudini alimentari differenti. Mi è capitato di parlare con numerose persone e il motivo di diffidenza più comune (a parte il luogo comune della dieta iperproteica....che non ha fondamento)era quello di non volersi pesare gli alimenti, io francamente dovendo fare il totale del tempo impiegato a pesarmi gli alimenti forse impiego un minuto in più..(ma neanche), ma a quali benefici però.
Da quando seguo la dieta Zona la gente mi da regolarmente 37 max 38 anni mentre ne ho 43, ho un fisico che non ho mai avuto neanche a 20 anni, sono scattante, atletico, di buon umore e con una grande energia a disposizione. La Zona è diventato il mio stile di vita, che difficilmente cambierò. Consiglio a chi volesse iniziare, di attenersi alle grammature riportate nei libri, senza essere eccessivamente rigidi, i risultati arrivano comunque. Per chi poi non vuole scervellarsi a inventarsi "i piatti", esistono libri sulla Zona con dei pasti già organizzati.
Ah un difetto c'è anzi due:
1)è dispendiosa perchè sopattutto per chi deve perdere peso, bisogna rifarsi il guardaroba in breve tempo;
2)Si rischia di diventare dei Narcisi....I risultati sul fisico sono talmente evidenti che se vi guardate allo specchio dopo la doccia vi compiacerete di voi stessi talmente tanto che.....
BUONA ZONA A TUTTI
Joe

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