Ho starnutito in un vecchio fazzoletto e una nebbia di frammenti di carta ha riempito il mio campo visivo.
Tutto il mio mondo è diventato un universo rendendomi Dio.
Ed è stato come se avessi avuto un mio firmamento di stelle, creato a immagine e somiglianza dell’aria contenuta nei miei polmoni.
Stelle nate e vissute in meno di una frazione di secondo ad un metro da me. Mondi evolutisi dalla carta che hanno dato alla luce civiltà di creature basate sul moccio. Esseri simil-lumacosi che hanno adorato chi li ha creati avendo come effige un viso ancora contratto dallo sforzo.
Un istante in cui ho visto le vite e i miracoli di esserini giganteschi nella loro microscopicità. Li ho visti combattere contro i batteri loro fratelli. Li ho visti nascere e poi celebrare le loro morti. Li ho visti inventare tecniche sempre più sofisticate per sfuggire alla presa della carta sui loro corpi mocciosi.
E poi le mie sfortunate creature hanno chiamato Apocalisse quella che io chiamo Gravità ed essa ha fatto morire il mio piccolo universo schiacciandolo contro il pavimento.
Io sono un essere umano e tutto questo è durato meno di un istante.
Magari Dio esiste davvero e forse anche lui aspetta che sua madre passi lo straccio per pulire tutto.
Special tnx IvoSpa & RicciaCri
Music on air: Ozric Tentacles - Dissolution
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