Si lavora e si fatica per il pane e per la mollica

Passo la notte in bianco per due motivi (uno è il dover ripetere per l’esame di questa mattina) e mi sbriciolo sul letto intorno alle quattro e mezza o forse le cinque non so. Ho visto l’alba o pseudotale, dato che c’è una fila di palazzine perfettamente orientate a est. Non importa: devo dormire. Non voglio, ma mi rendo conto che o dormo qualche ora o biascicherò parole sconnesse (magari fossero frasi).

Spengo il pc, rimetto gli appunti nella borsa compiendo un gesto rituale che so essere l’ultimo della stagione universitaria 2009/2010 e ho il cuscino tra le mie braccia. So essere molto coccolone, almeno con lui.

Forse sogno di nuovo di veder diventare i miei capelli bianchi, non lo so. So però che dal vicino aeroporto passano come zanzare dalle parti dell’orecchio ben quattro elicotteri, uno dietro l’altro. Di solito non mi svegliano. Oggi si. Va bene, atteggiamento zen e rieccomi a timbrare il cartellino con Morfeo che mi fa il gesto dell’orologio. Ora devo stare a chiedere scusa persino a lui…

“…U SEI UNA LORDA!!! SEI PROPRIO UNA PUTTANA!!! TU IL RISPETTO NON CE L’HAI PER LE PERSONE!!!”

Buongiorno. L’orologio del cellulare segna le 6.37. Buongiorno un cazzo, ecco.

“PERCHE’ TU A ME ‘STE COSE NON ME LE DEVI DIRE, HAI CAPITO?!?”

Continuano. Sotto la mia finestra. Vanno avanti per altri dieci minuti. Mi ricordano quell’articolo che lessi riguardo lo sfogare la propria rabbia su vecchie auto pagando un tot a uno sfasciacarrozze. Ricordo che il proprietario dello sfascio affermò che il record era di mezz’ora. Faccio un calcolo mentale su quanto ancora urleranno quelle due e attendo paziente che qualcuno urli per me.

Quando vuoi che qualcuno urli per te non lo trovi mai. Magari l’Amore è proprio questo: alzarsi dal letto e mandare a fanculo due signore molto fini e lasciare che tu continui a riposare.

Aspetto. E poi niente, il mio Amore non si alza dal letto. Anzi, mi sa che si è voltato dall’altra parte…

Intanto che aspetto che quelle due finiscano ritorno a quella passeggiata a Barivecchia.

Con un ultimo vaffanculo e un’ultima invocazione al rispetto altrui le due mi lasciano solo soletto nel lettino a godere del sonno del giusL’ARROTINOOOOOOOO, SIGNORE MIE BELLE ECCO A VOI L’ARROTINOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

E facciamo passare pure questo, tanto proprio sotto casa mia si deve fermare…? E infatti si ferma un paio di metri più in là.

Incrocio le braccia e mi ripeto che la Brucellosi è una malattia infettiva provocata da batteri chiamati appunto “brucelle” le quali a loro volta prendono il nome da David Bruce, il medico che diventò Hulk a causa di un esame imminente e l’impossibilità di dormire. La notte in bianco l’ho scelta io, il resto no.

Se ne va. Sono le 8.05. Dai, dieci minuti e poi, novello Fantozzi, prenderò la corriera al volo e arriverò puntuale all’università.

…

…

ZRRRRRRRRRRRRRRZRRRRRRRRRRRRZRRRRRRRRRZRRR!!!!

…ecco, pareva strano.

Mi alzo dal letto, mi affaccio alla finestra, saluto il giardiniere che sta potando l’albero del cortile del palazzo accanto ed è ora che vada: c’è un estate che mi aspetta dietro quel 26!

 

Music on air: Orporick - Five Little Ducks, Variations with Uke