sabato 27 giugno 2009

Soup of soap

Sono la scia che lascia il dito dopo aver disegnato su uno specchio.

Sono ciò che resta negli occhi dopo che il fumo di sigaretta ci si è fatto una sveltina.

Sono la calzamaglia di riserva del supereroe che va di moda adesso.

Sono la Manovra del Giordano utilizzata per diagnosticare tutte le malattie del corpo.

Sono il casto sessodipendente nato dai sermoni pronunciati nelle chiese dei centri residenziali.

Sono la metà oscura di una notte trascorsa con persone che non conosceranno mai i genitori della persona che credono di amare.

Sono tutti i 25 frame per secondo della playlist di due film che inizia con Harry ti presento Sally e finisce con Fight Club.

Sono il baluginio verde smeraldo negli occhi di chi invidia la vita costruita per te da industrie e pubblicitari.

Sono la pioggia tranquilla del pomeriggio che ticchetta sul manicomio statale lasciato vuoto dopo che la televisione è stata spenta.
Sono lo sbuffo d'aria dopo aver letto ognuna di queste frasi tutte d'un fiato.

Sono ciò che le aspettative mie e di chi mi conosce sperano di aver realizzato.

Sono tutto questo, ma mi sento il signor Nessuno costretto a stare sotto una pecora per sopravvivere.

Non sono la saponetta che pulirà tutta questa... cosa.
E questo è quanto.

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