giovedì 25 giugno 2009

The shortest distance between two points is under construction


La botta è stata riassorbita lasciando una piccola cicatrice che se continua così in un mesetto diventerà microscopica. Ma non è di questo che voglio scrivere. Sono felice che tutto il resto stia seguendo i miei consigli. Non è solo Emiliano che va avanti o la città in cui voglio vivere, nonostante tutto. Perché andare via, scappare da ciò che non si riesce a gestire, ma che ci appartiene è troppo per un taccagno come me. Spiego.

Questa volta la Vita si sta adeguando al sottoscritto e non viceversa e sono molto orgoglioso di aver capito come convincerla a non pretendere troppo: basta chiederlo in maniera gentile e "tranquilo, tranquilo" si ottiene tutto. Gli antichi greci credevano che ogni loro singolo pensiero fosse stato instillato in loro dagli dei: noi abbiamo gli spot, le mode e tutto il circo mediatico che ci fa da Grande Fratello che più o meno inconsciamente ci instilla nella mente come è fatta la vita e come percorrere la vita e come seguire la massa per non rimanere indietro. Che ci suggerisce i nostri bisogni e che ci insegna a non essere mai soddisfatti. Mai felici. E a questo punto mi tornano in mente le parole Libero Arbitrio. Puoi cambiare il mondo, si: il proprio mondo. E basta. Tutto dipende da sé stessi e dal punto di vista che abbiamo nella vita. Abbandonarsi al fluire del fiume o andare controcorrente. Esiste davvero il fiume se non nelle mie elucubrazioni pre nanna comandata? Quando ci si rende conto di stare seguendo un percorso si possono prendere molte decisioni: ci si può affannare nel correre di qua e di là, nel cercare percorsi alternativi, nel fermarsi a chiedere consigli oppure immaginare, plasmare, sognare la Via come qualcosa di più simile a sé stessi. Perché sono io il mio mondo e tutto si adegua allo spazio che occupo.

Perché la vi(t)a è mia e decido io come deve essere fatta (e non c'è bisogno di essere satanisti per affermarlo).

Devo, posso e voglio accorgermi di stare nuotando in questo fiume, largo come un oceano e con occasionali punti stretti quanto le spalle. Stare attenti alle onde che si infrangono sulla riva può essere un aiuto per non farsi troppo male e nuotare seguendo la corrente è comodo, semplice e non porta preoccupazioni, ma ogni tanto fa bene anche andarci contro. E rendersi conto che non è del tutto inutile, anche se Tutto Scorre comunque! Le cose vadano come devono andare. Che tutto fluisca su ogni poro della pelle, penetrando in ogni singolo strato in un modo a metà tra il tenero e il timido. Scelgo la serenità, senza essermi arreso.

Seguire la corrente non ha lo stesso significato di abbandonarsi ad essa perché la corrente nasce da se stessi! Basta sentirla fluire, scorrere attraverso e fuori da sé, lasciandosi andare un po', rilassandosi, senza affannarsi in una ricerca attiva e spesso questa passività ha lo stesso risultato di farsi un mazzo tanto! "Il karma non è una stronzata da telefilm e se lo si merita lo si ottiene" ...magari! ;) Peccato non sia sempre così facile. Allora il problema non è fare troppo o troppo poco. E' possibile ottenere il giusto equilibrio, in molti modi. Riconoscere le occasioni in cui essere più attivi, essere pronti quando quest'occasione arriva e avere il colpo di genio per sfruttarla. E capire che non c'è nessuna vera scorciatoia. Sperare che qualcuno pensi a crearla è tirare lo sciacquone quando si è nelle fogne. E non ci pensa nessuno ad andare lì sotto e recuperartela.
Eppure moltissimi lo fanno anche quando si comprende che in qualunque direzione si vada...
il Tempo ne suggerisce una sola.

Music on air: Mariah carey - Hero

Nessun commento:

Altri Post

Related Posts with Thumbnails