martedì 10 giugno 2008

Good night, good tomorrow


Volevo scrivere un post sulle cose che odio profondamente. Su tutte quelle cose che mi fanno incazzare. Su tutte quelle cose che rendono la mia vita degna di essere chiusa velocemente. Sono troppe e un solo post non avrebbe senso. Inizio dalle Mie Maschere.
Spesso mi sento in una gabbia. Come la volete o ve la immaginate io ci sono dentro, sempre gabbia è. "Fai questa cosa! - Non fare questa cosa!", "Dì questa cosa! - Non dire questa cosa!" o addirittura "Pensa questa cosa! - Non pensare questa cosa"!!! Cristo santo, sono stato plasmato da anni di esperienze che hanno fatto di una quercia un misero arbusto, per di più piantato ai bordi di un marciapiede. E adesso? Mi ritrovo che non so più chi cazzo sono... Le maschere che ho indossato per così tanti anni sembrano fuse con il mio volto in maniera tanto profonde che non so più dove finiscono loro e inizia il mio viso! E di maschere ne ho indossate davvero tante. La maggior parte aveva i buchi per il naso, ma quasi nessuna aveva quelli per gli occhi: troppa paura di vedere la realtà per ciò che era, per ciò che è. Ultimamente credevo di riuscire a togliermi almeno quelle più pesanti di dosso, ma quelle sottili, quelle impalpabili, quelle che davvero non so più se sono maschere o strati di pelle... Beh, e chi riesce più a riconoscerle? E se non le riconosco, se non so nemmeno della loro esistenza come faccio a respirare, a vedere e a sentire con il mio vero Io? E adesso la solita domanda che si fanno tutti i più o meno consapevoli della propria esistenza "Chi sono io?". No, per me vale la domanda: "Quale sono io?". Tutti o nessuno... o centomila? Chi potrebbe mai amare così tante persone contemporaneamente? Chi potrebbe mai accettare di stare assieme a Dexter Morgan, a Sogno degli Eterni, a Satana o a Paperino nello stesso momento? La ricchezza interiore dell'animo umano affascina e spaventa allo stesso momento. Ma la si può amare, magari per sempre? Un oceano è un'idea troppo ampia per una sola mente, è sempre bene che lo si viva un orizzonte alla volta. Il problema è che alcune persone accetterebbero tutt'al più un bicchiere alla volta. E qui ci incasiniamo perché le onde e i flutti non si fermano mai e portano a riva tutto quello che hanno nascosto per migliaia di miglia. Quando va bene sono solo onde... Immaginate una tempesta perfetta o uno tsunami provocato da sentimenti potentissimi come la Voglia di Libertà o l'Amore, entrambi con le iniziali maiuscole perché è solo di questi che vale la pena parlare. In questi casi che si fa? O la si trova ferma e salda quella persona sulla riva oppure la si vedrà essere spazzata via: purtroppo non ci sono alternative e se esistono non mi è stato concesso di vederle. Non mi è stato concesso forse dalle mie maschere e dal modo di vedere il mondo filtrato da esse. Odio le mie maschere. Odio il modo in cui le altre maschere guardano le mie. Perché se è vero che non tutte hanno i fori per gli occhi è vero che tutte mi mostrano che non sono uniche e che tutti le hanno. L'unica differenza tra le mie e quelle di voi altri è che io sono consapevole e orgoglioso di averle e sono ancora più orgoglioso di aver finalmente deciso di staccarmele di dosso. Non le voglio più: VOGLIO VIVERE!!!
Che ci crediate oppure no.

Music on air: Iggy Pop - Mask

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