lunedì 8 ottobre 2007

Il mio sentirmi superiore


Fin da molto piccolo ho sempre sentito in me un grande potenziale. Ho sempre avvertito che il mio Destino sarebbe stato quello di una persona che come minimo sarebbe stata ricordata. Poi smetto di guardami dentro e tutto intorno a me c'è quasi una barriera di vuoto che mi separa da tutto il resto del mondo di una distanza pari a quella di un attimo fa, così vicino e così irraggiungibile. Ma nonostante questo sento ancora che c'è qualcosa in più in me rispetto alla massa, solo che ancora non ho capito come sfruttarlo. E' da molto che ho questa sensazione e vivo in uno stato di perenne attesa: attesa di cosa? Che gli alieni vengano a prendermi e mi ricordino di essere uno di loro? Che diventi biondo con i capelli tutti all'in su? Che diventi il leader di un mondo completamente allo sbando e risolva tutti i suoi problemi come solo un superuomo di nietschiana memoria potrebbe fare? O che molto più semplicemente mi svegli da questo torpore della mia vita attuale e punti finalmente all'eccellenza a cui mi sento destinato?
Questa sensazione potrebbe essere dovuta al fatto che ho preso consapevolezza di me quel giorno di tanti anni fa, nell'asilo Buonvino, quando "ballando" il Ballo del QuaQua mi tagliai le punte delle dita a causa di unghie troppo lunghe e vidi per la prima volta il mio sangue, con tutte le successive conseguenze filosofiche nella testolina di un bimbo di quattro anni?

Nonostante tutto compare un sito, WorldClock, e scopro che per sentirsi un po' Dio basta avere una connessione a banda larga...

Music on air: Eros Ramazzotti - Lei però

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